Ad Aprile, finita l’aratura si ripulisce la vigna. Bisogna bruciare ciò che non serve e sostituire i sostegni marciti. È il momento ci mettere a dimora le talee di un anno. È bene che gemme e fiori ritardino finché non c’è più pericolo di gelo, sperando che non grandini.
In cantina invece bisogna abboccare di vino continuamente, non deve mai esserci spazio vuoto in botte. Il cinque per cento del vino evapora attraverso la parete di legno (quello che si chiama “il vino degli angeli”).