«Il Natale all’insegna del buon vino: naturale, biologico, semplice, ricco e umano. Sono queste le qualità che contraddistinguono i prodotti che saranno presenti nella manifestazione “Natural Critical Wine”, che si terrà presso la Città dell’Altra Economia [a Roma, Ndr]. Si rinnova così per la terza volta l’appuntamento che vede protagonisti i vini, unici come le annate, i territori e i vignaioli che li producono. Un viaggio che porta alla riscoperta di tradizioni antiche, sapori e profumi dimenticati, attraverso due giornate dedicate ad assaggi liberi, degustazioni guidate e conferenze. L’appuntamento promuove tra l’altro un’occasione di socialità in una festa che stimola anche alla riflessione sulla cultura alimentare, sul consumo dei nostri giorni, sull’affermazione del diritto all’individualità ed unicità del gusto, in contrasto con le attuali logiche di mercato, e alla salubrità del prodotto, valorizzando i vantaggi delle produzioni a filiera corta, basate su tecniche naturali e sostenibili. “Oltre trent’anni fa Luigi Veronelli dichiarava che il peggior vino contadino è migliore del miglior vino d’industria – spiega Emilio Falcione, uno dei promotori della manifestazione – Questo vino non è più frutto della terra, ma un prodotto industriale, una merce che ha perso il suo valore di alimento per gli esseri umani”. I partecipanti avranno la possibilità di conoscere più di cinquanta produttori provenienti da tutte le regioni italiane, e che porteranno la ricchezza della diversità e della passione per la produzione artigianale». (Simone Sallusti, La Repubblica, 08 dicembre 2014)