Ormai è Pasqua e la tavola piemontese in quest’occasione è unanimemente all’insegna di capretti e agnelli, com’è d’altra parte tanta tradizione culinaria italiana. Se per quest’anno vogliamo evitare di contribuire a questa pur gustosissima e tradizionale mattanza, ricordiamoci che siamo sempre in Primavera, stagione dai tantissimi ingredienti e spunti culinari. Pensiamo ad esempio alle frittate che si possono preparare con le belle e buone erbe che già troviamo nell’orto e nei campi, unite ai formaggi piemontesi più freschi: la frittata di asparagi e la frittata di Robiola, ma anche le frittelle di ortiche o le originali e campagnole frittelle di Sambuco. Tutte perfettamente abbinabili a un fresco Serica il Cortese dell’Alto Monferrato doc di Cantina di Nizza. Se poi siamo in vena di cose più intriganti e originali, ma sempre rigorosamente tradizionali, ecco il tipico piatto invernale-primaverile di Bardonecchia in Val di Susa: le cabiette. Un insolito primo piatto a base di patate crude grattugiate, farina di segale, cipolle e ortiche (tenerissime in questa stagione), formaggio magro e uova. Altra preparazione gustosa, molto primaverile e quasi dimenticata sono i capunet, che troviamo in due tipologie molto differenti in Piemonte: ad Alba, composti da fiori di zucca con carne lessata o arrostita, salame cotto, prezzemolo, aglio, uova e parmigiano e poi fritti in burro, e a Vercelli dove, al posto del fiore di zucca si avvolge il tutto, compreso riso lessato, in foglie di cavolo appena scottate. L’ultimo spunto è quasi una bandiera della cucina (anche) primaverile del Piemonte: il fritto misto. Una preparazione complessa e dai tanti ingredienti che, più di altri piatti, è un inno alla bravura del cuoco, un’occasione per valutare quanto effettivamente chi sta ai fornelli sa dosare l’attenzione minuziosa alle diverse cotture e senz’altro, anche la fantasia. L’idea per un vino adattissimo a queste ultime prelibatezze? 50Vendemmie il Barbera d’Asti docg di Cantina di Nizza. Buon appetito e buona Pasqua.