Saranno i caldi, sarà la poca voglia di accendere fornelli, sarà che per questo mese lo Chardonnnay (il Labrì) è in promozione alla Cantina di Nizza e urge un piatto da abbinargli, ma quello a cui uno uno pensa all’ora di cena è invariabilmente il mitico carpione. Piatto tipicissimo della cucina piemontese, il carpione è il piatto perfetto dell’estate: una sorta di marinatura che si ottiene sminuzzando finemente abbondante salvia (o menta) e aglio, conditi poi con aceto e, appunto, vino bianco in una proporzione vino/aceto di 1 a 3, in un interessante quanto insolito incontro di sapori – e chimica – a contrasto. Con questo sughetto si condiranno tanti ingredienti, tutti preventivamente fritti: le zucchine, le cotolette di pollo o vitello, le polpette, le melanzane, le uova e vari tipi di pesce come la trota salmonata o le sardine impanate. Tutto da servirsi rigorosamente freddo. È necessario preparare il carpione il giorno prima, in modo tale che tutti gli ingredienti abbiano il tempo di insaporirsi a dovere. Tra l’altro, il carpione si conserva a lungo in frigo, altro dettaglio utilissimo escogitato dalla meravigliosa ingegneria gastronomica dei nostri trisavoli.