Se è da fine Settecento che l’amaretto di Mombaruzzo è universalmente conosciuto – pare sia l’unico dolce piemontese davvero famoso nel mondo – è grazie alla «Moriondo Virginio», che probabilmente lo ha inventato ma che sicuramente è una delle più antiche e famose fabbriche artigianali di amaretti. Oggi due giovani del piccolo paese collinare astigiano, Alessandro Lacqua e la moglie Egle Orsi, si lanciano nell’impresa di rilanciare questo antico marchio. Anzi, rivelano di “aver perfezionato l’arte di fare amaretti artigianali dal pasticcere Mario Pessini”. Non solo, “ci siamo posti l’obbiettivo di riproporre alla clientela un tipo di amaretto interamente fatto a mano, abbinando la lavorazione a un’accurata ricerca https://www.viagrasansordonnancefr.com/ delle materie prime. Tutte le fasi di preparazione si svolgono nel nuovissimo laboratorio artigianale, a conduzione famigliare, ultimato proprio in questi giorni”. Inoltre è stato rinnovato anche il punto vendita, con caffetteria, dove si possono scoprire anche altre specialità del territorio, a partire dalle torte di nocciole, le nocciole zuccherate, i brut e bon e i torroncini. Un salto bisognerà farcelo, se non altro per verificare se resiste il mito antico degli amaretti Moriondo. «Moriondo Virginio», Mombaruzzo (At), via Saracco 15. Punto vendita aperto tutti i giorni dalle 7 alle 12,30 e dalle 14 alle 19,30. Chiuso il lunedì.