Questa sezione che di solito ospita consigli di visite e gite fuori porta, in quest’edizione di gennaio vuole essere una piccola guida a quel genere di turismo in Piemonte, che sembra non conoscere crisi: il turismo della tavola, nella sua accezione di enogastronomia di livello. È lo stesso Rocco Molinterni, che con il suo blog La Gola su La Stampa a darci le dritte indispensabili per mangiare divinamente in Piemonte in questo nuovo anno.
“Come sarà il 2016 a tavola? La guida Michelin vede la nostra regione in relativo declino, con la caduta di alcune stelle (Scabin ne perde una ingiustamente: la differenza tra il suo CombalZero e altri locali con una stella è abissale, Mentasti rimane senza all’Ostelliere la Gallina di Gavi, chiudono la Barrique a Torino e Mongelli, tempio del pesce a Santa Vittoria d’Alba) e con la Campania che ci supera facendoci retrocedere al terzo posto (prima è la Lombardia) tra le regioni più stellate. Di tutt’altro avviso è la Guida dell’Espresso che vede la nostra regione in testa al nuovo corso della cucina in Italia. “La crescita – scrive Enzo Vizzari nell’introduzione – sta coinvolgendo ogni realtà da Nord a Sud, ma è il Piemonte che la guida, meritandosi oggi la palma di regione più buona d’Italia, non soltanto per livello e numero di grandi ristoranti, quanto per l’affidabilità della fascia mediana e di quella ancora più umile”. E che il bicchiere sia più mezzo pieno che mezzo vuoto, lo conferma la vivacità che in questo momento vive la ristorazione torinese con nuove aperture, traslochi e ritorni. Tra le prime quella di «Gaudenzio Vino e cucina» in via Gaudenzio Ferrari, praticamente sotto la Mole. Ai fornelli c’è Ivan Milani, che fino all’anno scorso brillava al San Quintino Resort di Busca. Qui è approdato Federico Allegri, fino a pochi mesi all’omonimo ristorante di Rivoli. Un altro trasloco eccellente è quello di Alessandro Mecca che ha lasciato l’Estate di San Martino a Villanova d’Asti per venire a guidare la cucina del ristorante Spazio7 all’interno della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino. Novità tra le cucine d’albergo: al Les Petites Madeleines del rinato Turin Palace di via Sacchi c’è il giovane Stefano Sforza, al Pain Perdu del Boston Art Hotel di Via Massena Loredana Fiorio. E’ un ritorno invece quello di Riccardo Ferrero, già chef al Cambio, che ha da poco aperto il suo Camilla’s Kitchen in via Maria Vittoria. Recente è poi l’apertura del bistrot di FiorFood, in Galleria San Federico, dove ai fornelli sotto la supervisione di Giovanni Grasso della Credenza di San Maurizio Canavese troviamo Giovanni Spegis prima al Rural. Alcune segnalazioni fuori porta: Andrea Ribaldone che ha (ri)conquistato la stella ai Buoi Rossi di Alessandria, Marc Lanteri al Castello di Grinzane che si è trasferito (stella compresa) da Mondovì, Adriano Mesa all’omonimo ristorante di Frossasco, il cui fritto misto è stata per me una delle ultime emozioni del 2015.” Tratto da R. Molinterni, La Stampa del 03 gennaio 2016