La fine è meglio dell’inizio. A volte e non sempre, certo. Con i Pavese Festival quest’anno parrebbe di sì visto cosa c’è in cartellone nei pochi giorni che ci separano dal 04 agosto, giorno di chiusura del festival e del rituale falò di mezza estate a Santo Stefano Belbo. Apertosi a giugno come ogni anno con eventi sparsi tra la Valle Belbo, la Langa e il Monferrato, il Pavese Festival ha un tema che si intitola quest’anno, “Tu sei tutto nel gesto che fai”. Sono le parole di Nefele a Issione, tratte dai Dialoghi con Leucò, con cui il festival del 2014 vuole evidenziare lo stretto legame con la Terra di Langa, nella sua valenza allegorica e “mitica”.

Tanti gli incontri e gli eventi ma gli ultimi, come dicevamo, davvero eccezionali: il 30 luglio a Serralunga di Crea alle ore 21,30, lo spettacolo musicale Amemanera, canzoni della tradizione riviste in chiave rock da Marco Soria e Marica Canavese. Il 31 luglio a Santo Stefano Belbo il Coro Gospel Cake&Pipe sempre alle 21,30. Agosto invece si apre il giorno 1 con lo spettacolo “In Clandestinità”, Vinicio Capossela vs Vincenzo Costantino “Cinaski”, poesie, canzoni, racconti e “colpi sotto la cintura” di Cesare Pavese. Il 03 agosto sempre a Santo Stefano Antonio Castrignanò presenta e interpreta il suo nuovo album “Fomenta – Ilenu De Taranta” opera pensata e ideata sul palco del Festival La Notte Della Taranta.

Infine, il 04 agosto il festival si chiuderà nel modo che più si collega alla grande opera di Cesare Pavese, La luna e i falò, e alle antiche tradizioni del mondo rurale. Ecco il programma per quel giorno:

Ore 17: Lettura scenica de” La rupe” tratta dai “Dialoghi con Leucò” di Pavese.

Ore 17.30: Visita ai luoghi pavesiani con Laura Pariani e Nicola Fantini, autori di “Nostra signora degli scorpioni”, storia romanzata che ripercorre la visita di Fëdor Dostoevskij sul Lago d’Orta, che ispirò il romanzo “I fratelli Karamazov”.

Ore 19.30: Cena sotto le stelle in piazza San Rocco, di fronte alla collina di Moncucco celebrata nella poesia “Mari del Sud”.

Ore 21.30: Accensione dei falò sulle colline della Valle Belbo al rintocco della campana di Moncucco.

Ore 22: Concerto della Filarmonica Sanstefanese, con le musiche del Nuto, il personaggio de “La luna e i falò” ispirato al falegname Pinolo Scaglione, che fu clarinettista nella banda del paese.

Per info www.fondazionecesarepavese.it, tel. 0141.841819