“E’ stato raggiunto l’accordo per la prossima imminente vendemmia delle uve di Moscatod’Asti che fanno nascere l’Asti spumante docg e il Moscato d’Asri docg. L’intesa,siglata oggi nella sede dell’assessorato regionale all’Agricoltura è arrivata dopo lunghe trattative che avevano impegnato l’assessore Sacchetto e i rapresentanti delle parti agricole, delle case spumantiere, dei vinificatori e delle associazioni di categoria. Ecco i punti principali: scende leggermente la resa massima.
Per la vendemmia 2012: la resa massima ad ettaro di vino classificabile a D.O.C.G. “Asti” (Asti Spumante e Moscato d’Asti) non supera gli 81 ettolitri/ettaro (equivalenti a 108 q.li/ha di uva), rispetto all’ipotesi di 110 quintali e tenendo conto dell’anatga che si annuncia poco abbondante. Il prezzo delle uve Moscato bianco destinate a D.O.C.G. Asti per le vendemmie 2012 e 2013 è salito a 1.065,00 euro alla tonnellata più Iva (cioè 1,065 al chilo d’uva, rispetto alla richiesta di 1,07 di parte agricola e al 1,05 delle Case spumantiere). Per ogni tonnellata sette euro saranno destinati ad un fondo per la gestione dell’accordo e l’armonizzazione della filiera da riconoscere alle Associazioni di produttori che hanno ottenuto il titolo di rappresentatività in Paritetica.
Novità importante euro 3 a tonnellata in più ai viticoltori dei vigneti con forti pendenze (uguali e/o superiori al 50% di pendenza). E’ un segnale significativo, fortemente voluto dal Consorzio di tutela, di voler valorizzare le vigne più difficili da coltivare. L’accordo sul Moscato è il più importtante d’Italia nel settore: interessa 10 mila ettari di vigne nel Sud Piemonte e oltre 4000 aziende agricole. Asti spumante e Moscato d’Asti docg sono prodotti in oltre 100 milioni di bottiglie l’anno per l’80% esportate.”
di Sergio Miravalle, La Stampa, 24 agosto 2012