“Due letture da non perdere per i vignaioli dedicati alla terra. Si parla di contadini e di “sviluppo agricolo devastante” nella lunga e intensa intervista che Giuliano Battiston, sul blog culturale della casa editrice Minimum Fax, minima et moralia, ha realizzato con Silvia Pérez-Vitoria, documentarista, economista e sociologa. La studiosa è tornata a occuparsi della questione contadina nel suo ultimo libro edito da Jaca Books dal titolo La risposta dei contadini. Vale davvero la pena leggere tutta l’illuminante intervista che potete trovare a questo link (http://www.minimaetmoralia.it/?p=7430#more-7430). I temi che emergono e sui quali ogni vignaiolo deve riflettere lambiscono forse il concetto di viticoltura moderna ma colgono e centrano in pieno alcuni aspetti che chiunque sia stato chiamato a operare in un contesto agricolo deve avere bene in mente.
I punti fondamentali sono a mio giudizio:
1 Terra intesa come bene culturale e non meramente produttivo.
2 Il sapere contadino come scrigno da cui attingere soluzioni alla problematiche dello sviluppo sconsiderato.
3 Influenza dell’agricoltura intesa come cultura sulle sfere della società contemporanea.
4 Biodiversità intesa come “assicurazione sulla vita” della società.
5 Appropriazione della moda bio da parte dell’industria.
Dato che il post di oggi rimanda a un altro post, proprio su questo ultimo punto vale ancora la pena leggere il pensiero del nostro presidente Roberto Burdese sul blog del Fatto Quotidiano (http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/04/13/futuro-cibo-casa-nostra/204217/).
Incroci casuali ma oro da leggere per i veri vignaioli”. (di Fabio Pracchia, da http://www.slowfood.it/ maggio 2012).