La cucina alessandrina è una cucina molto ricca ma con i piedi ben piantati per terra, visto che le sue origini risiedono soprattutto nelle tradizioni contadine. Ancora oggi la cucina alessandrina fonda le sue basi nelle materie prime di alta qualità derivanti dagli orti della piana, dai numerosi allevamenti di ovini e bovini, dalla collina con i vigneti, i funghi e i tartufi e dalla città con la raffinata pasticceria. Uno dei piatti più rinomati, forse il più rinomato della provincia alessandrina è il “Pollo alla Marengo”. Questo piatto deve la sua popolarità al legame storico con la vittoria di Napoleone contro gli Austriaci proprio nell’omonima città. Si narra, che Napoleone si fermò, dopo la vittoria contro gli Austriaci, nell’unica osteria di Marengo dove l’ostessa gli servì un pollo speciale, cotto nel brodo e cucinato con gli ingredienti che aveva a disposizione come funghi, gamberi di fiume e il vino Madera in dotazione all’Armée d’Italie. Questo pollo prese, per l’appunto, il nome di Pollo alla Marengo. Anche Alessandria vanta una produzione di prodotti derivanti dalla trasformazione della carne di ottima qualità, come, per esempio i famosi salamini del Mondrogne, tipici della piana della Fraschetta. Questi, un tempo, venivano serviti la domenica nei circoli di paese ai giocatori di bocce e di carte, oggigiorno vengono, invece, esposti nelle vetrine dei macellai. Dalla tradizione pastorale di questa zona, ci sono arrivati i rabaton, piccole polpettine preparate con ricotta, erbette di campo, spinaci o coste infarinate facendole passare nella farina bianca; da quest’ultima operazione ne deriva anche il nome dal verbo dialettale rabatar, cioè rotolare. Queste palline si possono servire in brodo o dorate al forno. Tra i dolci della provincia merita menzione la Polenta di Marengo, una torta creata nel 1933 dal confettiere Dante Chiabrera. Questa torta è fatta di farina di mais e mandorle. Altro dolce degno di nota è la Giacometta, una crema spalmabile a base di nocciole (ben il 32%). Per la prossima cena fuori porta tutti nell’alessandrino!