Per una cantina oggi la crescita deve essere soprattutto puntare a migliorare la propria sostenibilità ambientale. Le cantine utilizzano molta acqua per garantire che il processo di vinificazione e il successivo imbottigliamento avvengano nelle migliori condizioni di igiene e sicurezza. Infatti in cantina si consuma una quantità di acqua compresa fra 1 e 2 lt per ogni litro di vino prodotto, e il contenuto inquinante risulta essere anche di 10 volte superiore a quello riscontrabile nei reflui civili. La fitodepurazione rappresenta quindi un ottimo sistema per la depurazione dei reflui e per il loro successivo smaltimento. La Cantina di Nizza ha iniziato proprio questo percorso: un impianto all’avanguardia con un sistema di vasche e impianti che consente una filtrazione prima grossolana, poi fine e un’equalizzazione del PH, e quindi il riutilizzo in irrigazione delle acque. Centrale in questo impianto è la coltivazione del canneto che con l’aiuto di un minerale specifico (azeolite) risulta la parte più efficace e dinamicamente naturale di tutto il processo depurativo. Con le acque di scarto finalmente ritornate pulite la Cantina di Nizza inizierà a breve a irrigare nuove colture, soprattutto un orto e un frutteto didattici, che verranno utilizzate per raccontare alle scuole l’importanza dell’attenzione per l’ambiente.