Nel Monferrato la più grande antologica dedicata al maestro dell’Assoluto. Alessandria: Palazzo del Monferrato/ Palazzo Cuttica / Galleria Carlo Carrà di Palazzo Guasco / Camera di Commercio; Novi Ligure: Museo dei Campionissimi; Tortona: Palazzo Guidobono; Casale Monferrato: Palazzo Magnocavalli; Acqui Terme: Villa Ottolenghi, Borgo Monterosso; Valenza: Oratorio San Bartolomeo.
Fino al 30 aprile 2012 a cura di Marco Meneguzzo e Giuliana Godio. Un percorso che si snoda in un vero e proprio museo diffuso in nove sedi, tra ville, palazzi storici e musei. Splendida occasione per “perdersi” nel fascinoso Monferrato e ritrovare le straordinarie evocazioni di uno degli artisti più influenti del ‘900 italiano. Emblematiche e suggestive, le sculture di Giò Pomodoro non smettono di stupire per la forza insita nelle forme e nella materia. Il plasticismo che le caratterizza, geometrico o sinuoso, prezioso o rigoroso le rende oggetto del più emozionante dialogo con gli spazi ospitanti, soprattutto quando il contrasto crea una tensione profonda come nel caso dell’importante “museo diffuso” creato in Monferrato con la più grande antologica dedicatagli. Dice Giuliana Godio, raccontando un Giò Pomodoro inedito e privato “lo scultore che guardava la bellezza delle Apuane e lì trovava l’anima del marmo, la purezza e il canto, il suono di una storia infinita e fatta di bellezza che trascina la memoria alle vicende di Michelangelo mentre ricerca le anime dei suoi capolavori nel blocco di marmo”.
In esposizione 173 opere (pietre, marmi, bronzi, poliesteri, acquerelli, opere calcografiche e gioielli) ripartite in nove diverse sedi espositive.
Il viaggio comincia ad Alessandria dove nella solennità diPalazzo del Monferrato (tel, 0131 – 250296) sono esposte, oltre alla monumentale Grande Ghibellina, 12 sculture in bronzo, marmo e pietra ed una importante serie di acquerelli. Nella Galleria Carlo Carrà di Palazzo Guasco (tel. 0131 – 304004), aristocratico edificio di impianto settecentesco sono esposti invece i Luoghi di Giò Pomodoro, 5 studi per opere monumentali di progettazione urbanistica e le relative di tavole progettuali su carta. A Palazzo Cuttica (tel. 0131 – 40035), sede del Museo Civico, 9 opere plastiche di piccole e medie dimensioni e una decina di lavori su carta, oltre alla monumentale scultura in bronzo Sole deposto installata all’ingresso dell’androne del palazzo. Nel cortile della sede della Camera di Commercio l’occhio s’imbatte nell’imponente bronzo Colloquio col figlio.
Novi Ligure ospita due percorsi tematici fra i cicli più importanti di Giò Pomodoro: le opere della serie “Tensioni” e i “Soli”. 40 opere: 23 sculture e 17 acquerelli. La sede è quella del Museo dei Campionissimi (tel. 0143 – 322634), un sito che raccoglie e racconta una delle pagine più belle e coinvolgenti della storia recente del nostro paese, e rende omaggio agli eroi del pedale: Costante Girardengo e Fausto Coppi.
A Valenza, città nota in tutto il mondo per la storica tradizione orafa, negli spazi dell’Oratorio San Bartolomeo, la chiesa più antica della città, si possono vedere 45 preziosi gioielli-scultura dell’artista.
Nell’affascinante dimora padronale di Villa Ottolenghi, Borgo Monterosso (tel. 0144 – 322177), ad Acqui Terme, caratterizzata dalla presenza di importanti opere architettoniche (Marcello Piacentini e Pietro Porcinai) e artistiche (Arturo Martini, Fortunato Depero e Venao Crocetti), è esposto un nucleo di 13 opere, fra sculture e acquerelli, oltre alla grande statua in bronzo intitolata Due, che si staglia sullo sfondo del meraviglioso parco della villa, ora di proprietà della Famiglia Invernizzi.
Sede del Museo Archeologico e delle Civiche Raccolte Artistiche è il suggestivo Palazzo Guidobono di Tortona: qui oltre ai bronzi e ai marmi si ammirano i grandi acquerelli di 2 metri per 2 di Già Pomodoro.
Ulteriore tappa del circuito è Casale Monferrato, dove, sotto le volte del loggiato di Palazzo Magnocavalli è ospitata per tutto il periodo della manifestazione la grande opera in bronzo lucido Folla.