«Se comprano vino da pasto per il consueto consumo familiare badano soprattutto al prezzo, mentre se devono fare un regalo o hanno ospiti a cena puntano decisamente su un vino Doc. E’ il supermercato il luogo privilegiato dagli italiani per l’acquisto del vino, prima ancora di cantine ed enoteche. Sui criteri di scelta sembrano piuttosto insicuri, e per questo chiedono alla Grande Distribuzione (Gdo) uno scaffale più facile da leggere, diviso per tipologia (bianco, rosso, etc) e per Regione. E’ quanto emerge dalla ricerca ‘Atteggiamenti e comportamenti del consumatore del vino e nel rapporto con la Gdo’ commissionato da Veronafiere. La ricerca verrà presentata domani, lunedì 26 marzo, al Vinitaly di Verona nel corso della tavola rotonda “I nuovi comportamenti di acquisto e consumo di vino nella grande distribuzione”. “Le statistiche ufficiali da anni ci riferiscono di un aumento delle vendite di vino nei supermercati – ha dichiarato Marilena Colussi, autrice della ricerca – con una crescita delle fasce di prezzo sia basse che alte, ma cosa pensano davvero i consumatori? Per la prima volta siamo andati ad intervistarli, utilizzando un campione molto ben costruito e rappresentativo: emerge un quadro di un consumatore a cui non basta più l’elemento convenienza offerto dalla Gdo, ma chiede informazione e cultura del vino, in modo da qualificare sempre più i suoi acquisti”. Dalla ricerca risulta che al primo posto i consumatori (nei due sotto target analizzati dei bevitori di vino in generale e degli acquirenti di vino nella Gdo) vorrebbero una chiara distinzione per tipologia (42%): bianchi fermi, bianchi mossi, rossi, spumanti, prosecchi, champagne, liquorosi. Subito al secondo posto (39% acquirenti vino in Gdo, 35% per i bevitori vino in genere) troviamo la richiesta di una chiara identificazione della provenienza per Regione (o Paese). Al terzo posto troviamo il prezzo, cioè una suddivisione per fasce di prezzo (32% acquirenti vino Gdo, 31% bevitori vino), al quarto posto (26% e 27% per i due target) una suddivisione per vitigno (merlot, barbera, pinot, etc). Al quinto l’ abbinamento gastronomico (23%). I consumatori di vino sembrano avere un buon rapporto con la Grande Distribuzione, apprezzandone l’ampia differenziazione dell’offerta, sia relativamente alle fasce di prezzo che alla qualità. Non a caso i consumatori preferiscono comprare vino al supermercato, piuttosto che altrove: lo sostiene il 62,9% degli intervistati , seguiti da un significativo 25% di acquisti fatti presso il Produttore- Cantina/Cantina Sociale e quindi dal 7,3% in Enoteca e dal 5,1% in altri tipi di format (negozi, grossisti, vendita a domicilio e internet, agriturismo)».
(tratto da repubblica.it del 25 marzo 2012)