«Decanter addio! Avete presente quelle caraffe di vetro dal collo sottile e dal piede panciuto, in cui si deve vuotare il vino per farlo aerare diverse ore prima della mescita? L’hanno acquistato in molti anni fa, sotto la suggestione di bere bene una pregiata bottiglia di barbaresco, o grignolino, soprattutto se di annata, così da far decantare il liquido rosso, o bianco, dentro la capiente pancia del decanter. Adesso non serve più, rendendo anche facile le cose a chi si occupava di lavarlo.
A Napa Valley i sommelier s’aggirano per le cantine con al collo Vinturi, ovvero: Essenzial Win Aerators. Il nuovo decanter funziona grazie all’effetto Venturi. Gian Battista Venturi è un fisico italiano vissuto nel Settecento; nato a Bibbiano, in provincia di Reggio Emilia, fu allievo di Lazzaro Spallanzani e sacerdote. Aveva studiato la meccanica dei fluidi evidenziando il legame tra velocità e pressione in un condotto. L’oggetto che manda in pensione il decanter, sfruttando l’effetto Venturi, non è molto bello da vedere, ma efficace. Si tratta di una sorta d’imbuto trasparente attraverso cui viene versato il vino dalla bottiglia direttamente nel bicchiere. Il liquido scendendo aspira aria da alcune prese laterali, e la convoglia dentro il calice, ossigenando il vino; una tecnica che permette di avere istantaneamente una bevanda che emana profumi, quando prima occorrevano persino diverse ore. Oltre l’effetto studiato dal sacerdote emiliano, c’è di mezzo anche l’equazione di Bernoulli, per dire che questo oggetto non troppo elegante utilizza studi della fisica per darci il nettare di Noè al giusto livello di bevibilità. Il decanter è un’invenzione molto antica; sembra che risalga alla civiltà romana, anche se è solo nel Settecento che raggiunge una forma davvero efficace, poi perfezionata negli ultimi cinquant’anni. Senza la caraffa allungata fino a qualche tempo fa non si poteva assaggiare vino senza incorrere nelle reprimende degli addetti ai lavori, degli specialisti, o solo degli intenditori: «Ma come, non usi il decanter?». Rossi di vergogna molti di noi l’hanno acquistato; poi si sono procurati lo scovolino per pulirlo con riso e acqua, e persino l’attrezzo per farlo asciugare a testa in giù. Adesso non serve più. Immagino di vedere la boccia affusolata di vetro in vendita nei prossimi mercatini di Natale, o su eBay. Intanto Vinturi, che si acquista a 50 dollari, su Amazon è a 27,99. Comprarlo?».
[tratto da Marco Belpoliti, In vino Vinturi, La Stampa, 21/01/2013]