“Affermare che la vendemmia 2014 si sta purtroppo dimostrando tra le più difficili degli ultimi anni sta scatenando numerose polemiche, in particolare molti temono che queste comunicazioni generino un’immagine negativa complessiva al mondo del vino, senza distinzioni. Non immaginavamo che – dopo un’estate definita la più piovosa degli ultimi 50 anni – avere affermato che sarebbe stata una vendemmia “durissima” per i vitivinicoltori dal Piemonte al Friuli, sarebbe stato motivo di così tante polemiche. Non siamo stati certo solo noi di Wine Meridian a denunciare – raccogliendo tra l’altro i pareri di moltissimi produttori, soprattutto del nord Italia – le difficoltà di questa vendemmia 2014. Tra i tanti cito il bravo Angelo Peretti che da un paio di settimane con il suo ottimo sito www.internetgourmet.it, commenta e raccoglie pareri su questa difficile vendemmia. In particolare, Peretti ha raccolto il commento di un bravo e noto produttore come Albino Armani coinvolto nella produzione sia in area trentina che in Valpolicella. “Questa comunicazione precoce di un disastro – ha scritto Armani – mette nelle condizioni quei pochi fortunati, o forse capaci, a produrre uve di buona qualità, di sentirsi cantine di serie B. (…) Sento molto scoramento in Valpolicella, troppo. Alcuni agricoltori stanno mollando la spugna disperati, magari con dell’uva ancora bella ma, dicono, non se la sentono di rischiare. Dover giustificare la propria uva, sentirsi inadeguati e quasi colpevoli per il solo fatto di provarci non lo trovo giusto”. Anche a noi di Wine Meridian sono arrivate mail di questo tono da parte di alcuni produttori e allora ci sembra giusto chiarire meglio il nostro punto di vista. Innanzitutto, ribadiamo, le condizioni climatiche di quest’anno, in particolare nel periodo più strategico per la maturazione delle uve, sono state assolutamente negative (al riguardo a breve pubblicheremo alcuni dati sugli andamenti climatici di questa pazza estate per far capire che le nostre valutazioni non sono frutto di superficiali sensazioni) ed è grave negare evidenze palesi a tutti. E’ vero che chi lavora meglio in vigna riesce comunque a portare a casa risultati migliori ma è altrettanto vero che in determinate stagioni, disgraziate come questa, non è facile fare i miracoli. Ma è proprio l’assoluta trasparenza e onestà nei giudizi che rende possibile fare emergere i bravi produttori. Lo scriviamo ai tanti Albino Armani d’Italia: non abbiate mai paura di valutazioni franche, chiare che vi consentiranno sempre di poter fare emergere le vostre “differenze”. Ci sono infatti coloro che si nascondo dietro frasi vuote, generiche, come la classica “qualità della vendemmia a macchia di leopardo”; “annata difficilissima ma i bravi produttori riescono sempre a fare la differenza….”. Poi vai a leggere i commenti di tutti i produttori e fatalmente tutti sono quelli che lavorano nella “macchia buona” e tutti diventano bravi produttori che cullano le loro vigne al meglio per dare risultati ottimi anche in annate sciagurate. Possibile che sia così difficile capire che la forza della comunicazione sta proprio nella sua credibilità e quest’ultima nasce solo se vi è trasparenza assoluta. Stiamo facendo il giro in molti vigneti del nord Italia, e le condizioni delle uve in moltissime aree sono impressionanti. Chi è riuscito a scamparla lo dica con onestà, lo dimostri con i fatti senza timori, il clima, in questo caso, è quello giusto.” [di Fabio Piccoli, da www.winemeridian.com]