“L’impatto del fenomeno bio sul mondo del vino è sempre più evidente, specie in Europa, dove, nel
2015, la crescita delle superfici vitate condotte in biologico sono cresciute dell’11,7%, a 281.000 ettari,
pari all’8% dell’intero vigneto europeo, di cui il 90% in soli tre Paesi: Spagna, con 95.591 ettari, pari al
9% del vigneto nazionale; Italia, con 83.642 ettari, ossia il 10% del vigneto del Belpaese; Francia, con
68.565 ettari, il 9% delle superfici vitate dell’Esagono. L’Europa, nel complesso, rappresenta l’85% del
vigneto biologico mondiale, seguita a debita distanza da Cina (6%) e Stati Uniti (5%), che sono anche il
secondo mercato per consumi di vino biologico, con le importazioni che, nel 2014, hanno toccato i
165.800 ettolitri, per una spesa di 121,3 milioni di dollari (pari al 2,5% dell’import totale), dietro alla
sola Germania, che già nel 2012 spendeva 198 milioni di euro in vino biologico, mentre in Gran
Bretagna il vino biologico rappresenta il 2% del mercato enoico, come ricordano i dati di Millésime Bio.
Numeri cui si aggiungo quelli svelati solo pochi giorni fa da una ricerca dell’Università degli Studi di
Siena, secondo cui nel 2020 il Pil del vino italiano toccherà i 12,1 miliardi di euro, con un incremento
complessivo del 15% sul 2016, mentre il Pil del vino sostenibile arriverà a valere 4 miliardi di euro, con
una crescita percentuale del 30%. C’è poi l’aspetto qualitativo, impossibile da oggettivare, anche se uno
studio dell’Università della California che ha analizzato i punteggi attribuiti dai tre principali magazine
Usa dedicati al mondo di Bacco (Wine Advocate, Wine Spectator e Wine Enthusiast) a 74.148
etichette prodotte tra il 1998 ed il 2004 da 3.482 aziende americane, ha svelato che, in media, un vino
biologico ha 4,1 punti in più di uno tradizionale. Un piccolo mondo che viaggia con il vento in poppa, in
cui orientarsi, con il crescere dell’offerta, diventa sempre più difficile. Può tornare particolarmente
utile, così, la selezione di “Organic Authority”, la pubblicazione Usa di riferimento per gli amanti
dell’organico, che ha messo in fila le 103 etichette bio da tutto il mondo da non lasciarsi sfuggire nel
2017, tra cui ben 19 etichette del Belpaese (che trovate qui: https://goo.gl/ZnvjLx).”
(tratto da www.winenews.it di gennaio 2017, http://www.winenews.it/laprima/laprima_n2065_24-01-2017.pdf)