“Frescobaldi, Masi, Mezzacorona: ecco il podio delle cantine italiane top su internet, tra siti aziendali e
attività sui social network, secondo l’indagine, su parametri quantitativi e qualitativi, firmata da
FleishmanHillard, società di consulenza strategica con oltre 80 sedi nel mondo e parte del Gruppo
Omnicom, che ha analizzato fino al novembre 2013 la presenza e le attività online delle prime 25
aziende vinicole italiane per fatturato secondo l’ultima indagine di Mediobanca. A seguire il terzetto, in
ordine, nella “top 10”, ci sono Santa Margherita, Antinori, Zonin, Cavit, Gruppo Campari, La-Vis,
Giordano Vini e Banfi. “Si evidenzia il dinamismo e la capacità di cambiamento del settore – ha
commentato Alessandra Fremondi di FleishmanHillard – ma il processo di digitalizzazione è ancora in
fase di consolidamento e, per ora, sembra essere più caratterizzato dalla quantità che dalla qualità, pur
non mancando casi di eccellenza”. Tra le curiosità, guardando al dettaglio dei social più utilizzati, Cavit
è quella più seguita su Facebook, con oltre 150.000 fans (davanti a Mezzacorona, Frescobaldi, Giordano
Vini e Zonin), Campari quella con più iscritti, 80, al proprio canale YouTube (seguita da Frescobaldi,
Santa Margherita, Giordano Vini e Antinori), mentre su Twitter, con oltre 6.000 followers, primeggia
Mezzacorona (davanti a Santa Margherita, Frescobaldi, Banfi e Antinori). Dalla ricerca emerge, però
(come peraltro registrato negli anni da WineNews, con la sua classifica dei siti migliori “Cantine in
Web”, all’edizione n. 13), come manchi ancora una strategia sull’ottimizzazione dei siti per essere
meglio individuati dai motori di ricerca, e come l’e-commerce sia esplorato da un esiguo numero di
aziende (solo 1 su 25, nel caso della classifica). “L’analisi qualitativa focalizzata sulla frequenza di
aggiornamento ha evidenziato, invece – si legge in una nota – che solo il 64% delle aziende analizzate ha
pubblicato un post sulla propria pagina Facebook nell’ultima settimana presa in considerazione; su
Twitter, nel 99% dei casi l’ultimo tweet è invece avvenuto negli ultimi sette giorni. Infine, nel canale
YouTube del 34% delle aziende vinicole l’ultimo video risale agli ultimi 6 mesi presi in esame”.”

Tratto da http://www.winenews.it/ del 27 febbraio 2014