«Quindicimila euro di risarcimento danni per aver criticato in modo offensivo il Barolo Rocche dell’Annunziata Riserva 1997 della cantina Paolo Scavino di Castiglione Falletto. È la condanna inflitta dal Tribunale di Padova al direttore responsabile delle riviste «Bere» e «Il mio vino», Gaetano Manti, che nel 2004 aveva pubblicato nella sezione «La grande delusione» una durissima recensione del vino fiore all’occhiello del barolista Enrico Scavino, al top nelle guide mondiali e venduto a più di cento euro a bottiglia. “Come annusare una risciacquatura di un vaso di marmellata appena finito… Quello che si è sentito, in maniera netta, è il profumo dell’acquetta lasciata in un piatto da una fetta d’anguria» erano i toni della stroncatura. «Hanno francamente esagerato e sono contento che anche il Tribunale mi abbia dato ragione – commenta Enrico Scavino -. Le critiche sono lecite e noi produttori le teniamo sempre in gran considerazione, quando sono motivate. Ma questa volta non mi sembrava giusto tenere la coda tra le gambe di fronte al massacro gratuito di un vino che ho curato con passione e di cui da sempre vado fiero. Spero che questa sentenza serva per dare più coraggio anche ad altri produttori”.
Anche il legale rappresentante della cantina, l’avvocato Roberto Ponzio, è soddisfatto. “L’articolo – dice – superava ampiamente i limiti di una corretta critica giornalistica. La libertà di pensiero non può sconfinare in gratuiti attacchi personali: con espressioni prive di giustificazione si è voluto colpire l’immagine di un’azienda che gode di chiara fama nel settore enologico”.
Amareggiato, invece, il direttore Manti: «Abbiamo pubblicato più di cento “grandi delusioni”, con toni anche più duri, senza mai avere problemi. Mettere la sordina alla libertà d’informazione e di giudizio ci sembra una sconfitta, non un vanto. Ma rispettiamo la sentenza e non ricorreremo in appello: preferiamo chiudere qui questa triste vicenda ed evitare di gravare ulteriormente sulla mole di lavoro dei tribunali italiani». Tratto da Roberto Fiori, La Stampa edizione di Cuneo.