In realtà ha persino un nome: “Giro delle cinque torri”, quello che la Comunità Montana e il CAI di Acqui Terme hanno dato a uno dei più bei percorsi di trekking d’alta collina dell’Astigiano. Alta Langa astigiana, a voler essere precisi, anche perché da queste parti ci tengono. Una camminata che si snoda lungo un sentiero ben tracciato e segnalato, immerso in una natura ancora intatta, tra daini selvatici e capre di Roccaverano, fiori rari e poiane, ginestre, rosmarino e cerfoglio. Un percorso che, tra le creste delle colline più alte sfuma al confine tra Piemonte e Liguria, e tocca luoghi spesso mitici, punteggiati da moltissime torri di avvistamento del IX-X° secolo a difesa delle scorrerie dei saraceni, e solitarie pievi poste ad alleviare le fatiche degli antichi pellegrini e commercianti di sale, olio e acciughe che affrontavano queste impervie mulattiere. Terre pericolose di briganti e avventurieri in fuga, la cui memoria è ormai solo più materia per vivide leggende popolane. Con pranzo al sacco e scarponcini da trekking provate ad affrontare il giro completo che, partendo da Monastero Bormida, si snoda per 30 Km con un tempo di percorrenza sulle 8-9 ore. Oppure da San Giorgio Scarampi scegliete la “scorciatoia”: solo 18 Km e 5-6 ore di cammino.