«Umidità notturna che svanisce con il sole del mattino, un netto stop alle malattie della vite: ecco le condizioni ottimali per la vendemmia 2013, che lascia presagire grandi vini. Lo confermano i vignaioli e gli addetti di cantina, che sono già quasi al termine del primo round (moscato, brachetto e chardonnay) e osservano con attenzione i grappoli di barbera quasi pronti per essere staccati. E lo conferma anche la Commissione prezzi della Camera di commercio, che per la prima volta di stagione, ha emesso il «borsino» con le valutazioni delle uve. «Vendemmia in leggero ritardo – sentenziano gli esperti – ma qualitativamente superiore all’anno precedente». I prezzi delle uve per ora sono in linea con quelli del 2012, ma si segnala un ribasso in media di 5 euro al quintale per alcune tipologie: Chardonnay, (da un minimo di 65 ad un massimo di 75 euro, mediamente 5 euro in meno rispetto all’annata precedente), Pinot (da 65 o 85 euro il quintale), Piemonte Cortese (da 45 a 60 euro). Discorso a parte per la Barbera d’Asti docg (da 55 a 70 euro il quintale, sarebbe anche qui in lieve flessione), ma salta all’occhio la differenza delle uve Barbera diradate e selezionate (si parla di 80 euro), mentre per la varietà atta a diventare Piemonte Barbera si scende fino a 45 euro. Insomma, «pagano» la lavorazione accurata e la buona posizione dei vigneti e c’è da tener conto che per la «regina» delle uve piemontesi le quotazioni potranno ancora variare. Stabili le uve di Grignolino (da 55 a 75 euro il quintale), Dolcetto (da 50 a 65), Ruchè (da 100 a 120), Freisa (55-85 euro/q), Malvasia (60-85 euro). Ci sono poi gli accordi interprofessionali che «tutelano» Moscato e Brachetto: se per il Moscato il prezzo (10,65 al miriagrammo) e la resa (95 quintali/ettaro), restano comunque remunerativi, i produttori di Brachetto mal «digeriscono» quella riduzione a 37 quintali all’ettaro per la varietà da spumante che sale a 65 per il tappo raso (sempre docg) e ancora a 72 per il Piemonte Brachetto. Con prezzi che vanno da 10,35 a 10,20 al miriagrammo. Più soddisfatti i selezionati produttori delle uve per le bollicine di Alta Langa: in base all’accordo tra parte agricola e imprese aderenti al Consorzio di tutela, si conferma a 11 euro al miria il prezzo dell’uva Chardonnay e del Pinot nero. Ottimismo dunque tra i filari, sintetizzato dalle parole del presidente della Camera di commercio Mario Sacco che fa presente come si sia registrato un «incremento dell’export di oltre il cinque per cento nel primo semestre 2013». [Enrica Cerrato, La Stampa del 25 settembre 2013]